​

Enjoy the silence è un progetto fotografico nato dal desiderio di indagare il concetto di solitudine e isolamento sociale alla luce dell’esperienza che abbiamo vissuto durante la pandemia da covid-19. A marzo del 2020 ci siamo improvvisamente ritrovati chiusi tra le mura di casa nostra, spesso soli e impossibilitati a entrare in contatto con l’altro. In questo contesto le parole “solitudine” e “isolamento” hanno assunto un significato nuovo, diverso da quello a cui eravamo abituati: hanno iniziato a descrivere una condizione imposta dall’esterno e accompagnata da un forte senso di paura. Per questo motivo molte persone hanno vissuto l’isolamento in modo molto negativo.

Alla luce di questa esperienza ho deciso di   confrontarmi con alcune persone che, invece, hanno fatto dell’isolamento sociale e della solitudine una scelta di vita consapevole. Così ho conosciuto Flaminio, che da oltre quarant’anni vive come eremita sulle montagne bergamasche. Poi c’è stata Antonella, che si definisce eremita urbana e che nel silenzio ha trovato la sua spiritualità più profonda. Ho poi incontrato Lorenzo, giovane custode di una diga in Toscana che lavora in solitaria, ma vorrebbe trascorrere più tempo con la figlia nata da poco. E infine Ercole, che nella barca a vela ha trovato la libertà che sognava in gioventù e che mai una volta ha provato un senso di solitudine in mezzo al mare, neanche durante le lunghe traversate nel Mediterraneo.

 

“Il silenzio non è mancanza di suoni, ma di rumore.

Il rumore è come una stonatura nell’orchestra, rompe l’armonia del suono cosmico.

Nel silenzio si incontra la parte più profonda di noi. Se sappiamo ascoltarlo, il silenzio ci parla”

(tratto da un dialogo che ho avuto con Antonella)